I disturbi di personalità sono una modalità non comune di percepirsi e di relazionarsi agli altri, chi soffre di un disturbo di personalità, spesso non è consapevole di avere un disturbo; in quanto la persona si percepisce in maniera egosintonica (questo sono io e sono fatto così) e non in maniera egodistonica (o dei sintomi più forti di me che voglio curare). I disturbi di personalità si manifestano nella tarda adolescenza o nella prima età adulta.
Quando una persona sofferente di un disturbo di personalità si rivolge ad uno psicoterapeuta, difficilmente la sua richiesta di aiuto è rivolta alla patologia in essere, ma spesso per dei sintomi o problematiche secondarie, del tipo: Conflitti familiari, Problematiche lavorative, Stress.
Disturbi di personalità: categorizzazione
Il dsm inserisce i disturbi di personalità in 3 cluster.
A= Schizoide, schizotipico, paranoide
B= Borderline, narcisista, istrionico, antisociale
C= Dipendente, evitante, ossessivo compulsivo
I disturbi del cluster A hanno in comune una freddezza nelle relazioni interpersonali e una sospettosità verso l’ambiente, sono presenti comportamenti eccentrici.
I disturbi del cluster B sono contraddistinti, da impulsività, labilità umorale, mancanza di osservanza delle regole sociali.
Nel gruppo C, troviamo scarsa autostima, dipendenza assoluta verso l’altro, paura del rifiuto e di essere umiliato e un perfezionismo nella vita quotidiana.
Disturbi di personalità: Psicoterapie
Il trattamento dovrà necessariamente essere di lungo termine, in quanto il disturbo è stratificato nella persona.
Nei cluster B-C, possono essere indicate le cognitivo-comportamentali, le sistemico relazionali e anche le psicodinamiche. Nel cluster A, le patologie sono diverse e spesso più gravi, la psicoterapia può servire a limitarne i sintomi.
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