L’esperienza dello psicodramma

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Lo psicodramma è stato ideato da  Jacob Levi Moreno nel 1921; come sottolinea L.Yablonsky, allievo e  poi collega di Moreno, lo psicodramma oltre ad essere una psicoterapia, è anche un’esperienza produttiva. In quanto produce esperienze culminati, o emozionanti, che sfociano in un cambiamento individuale e sociale.

Il termine psicodramma, può suscitare un po’di inquietudine, ma se facciamo riferimento ai vocaboli greci che compongono la parola “psiche” cioè mente e “dramma” cioè azione, possiamo comprendere che la tecnica psicodrammatica è una forma di espressione per esplorare ciò che abbiamo dentro di noi.

Lo psicodramma è una terapia di gruppo, dove il gruppo non funge da semplice spettatore, ma da attore all’azione psicodrammatica

Attraverso la tecnica elaborata da Moreno, la persona può esprimere ansie, frustrazioni, paure, che lo affliggono da anni; il conduttore dello psicodramma, alla fine della rappresentazione teatrale, invece che offrire interpretazioni, propone una “correzione” ovverosia integrare le parti che sono emerse in conflitto tra loro, permettendo alla persona di trovare un nuovo equilibrio nel mondo.

Psicodramma come funziona?

Elementi cardine di uno psicodramma:

  • il conduttore dello psicodramma;
  • il soggetto, o protagonista (colui, che porta in scena il problema);
  • l’io ausiliario, che ricopre il ruolo richiesto dal protagonista  per presentare il problema;
  • il gruppo.

Nello psicodramma sono presenti tre momenti importanti il Riscaldamento, l’Azione, il Dibattito.

Il riscaldamento: il conduttore cerca di sintonizzare i partecipanti, facendo circolare energie ed emozioni, e si sofferma su un protagonista che porta in scena un problema, un sogno, o qualsiasi altra manifestazione.

L’azione: il protagonista non si limita a parlare del proprio mondo interiore, ma rappresenta se stessa, agendo nel “qui ed ora”, per esempio; il protagonista ricoprirà il ruolo di tutte le persone con cui ha una relazione significativa e diventerà, ciò che vede, sente, odora, ama, odia, ecc.

Il dibattito: è la parte finale dello psicodramma, dove interviene il gruppo senza però dare “interpretazioni” ma condivide il mondo esperito dal protagonista.

Le tecniche dello psicodramma

Una delle più importanti tecniche dello psicodramma, è l’inversione dei ruoli.

“In questa tecnica, il soggetto A diventa B e B diventa A”. In questo modo si può uscire da se stessi, sperimentando il mondo di un’altra persona.

“Assumendo il ruolo di un altro si sviluppa empatia, processo fondamentale nella comunicazione umana”.

il farlo fisicamente ed emotivamente nello psicodramma porta percezioni più vere di sé nei rapporti con gli altri e facilita comunicazioni più significative.

La tecnica creata da Moreno, ha sicuramente influenzato Fritz Perls, il padre della psicoterapia della Gestalt, dove attraverso la tecnica della sedia vuota, fa mettere in atto ai partecipanti una vera e propria piece teatrale.

Per saperne di più sulla sedia vuota, clicca qui.

Articolo di Fabio De Santis