L’imprinting

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L’imprinting è una forma di apprendimento, che avviene molto precocemente.

Il termine inglese imprinting, si può tradurre in italiano come “stampaggio”, possiamo immaginare l’imprinting, come una marchiatura a fuoco, che avviene in momenti molto iniziali dello sviluppo, umano ed animale.

Un imprinting si può ottenere con una sola esposizione ad uno stimolo attivo e può restare in essere, per moltissimi anni, anche per tutta la durata di vita del soggetto stesso.

Per esempio: apprendere a nuotare, è una forma di imprinting che dovrebbe avvenire nei primi anni di vita di un bambino, in quanto il fanciullo, risulta ancora libero da condizionamenti sociali e familiari. Apprendere a nuotare da grandi, diviene molto più complicato; in quanto l’apprendimento non è più istintivo, ma il soggetto adulto nell’imparare a nuotare, andrà incontro a molte resistenze, paure, condizionamenti, che non ha durante l’infanzia.

La più famosa dimostrazione di imprinting, è l’esperienza raccontata da Konrad Lorenz, con gli anatroccoli nel 1967.

Entro le prime 14 ore di della schiusa dell’uovo, si ha il periodo sensibile per la condotta di attaccamento e seguitamento. Gli animali in questione, sono portati a seguire una qualsiasi figura che si muove davanti a loro. Gli anatroccoli percepiranno la prima figura che vedono, come la loro “mamma”. Normalmente la prima figura che vedono è la madre, (creazione imprinting) ma se in assenza della madre reale, percepiscono un altro stimolo scatenante, per esempio una figura umana; gli anatroccoli creano un imprinting, con quel nuovo stimolo scatenante, quindi lo vedranno come la loro mamma.

Lorenz nei suoi esperimenti si posizionò come primo stimolo per l’imprinting degli anatroccoli. I piccoli anatroccoli, iniziarono a seguire Lorenz, come se fosse la loro “mamma”, in seguito quando furono accostati ad un vero anatroccolo adulto, non lo riconobbero come la loro madre.

Il periodo sensibile per l’imprinting nel linguaggio umano sembra essere dalle prime lallazioni fino al terzo anno di vita (Baroni 1998).

Se un bambino, non verrà a contatto nei primi anni di vita con i suoni verbali, avrà grandissime difficoltà ad apprendere i rudimenti del linguaggio.

Famoso è il caso del bambino di Aveyron. Un bambino che all’età di circa 10 anni, venne trovato in una foresta montana di Aveyron (Francia). Il bambino camminava a quattro zampe, non sapeva muovere in modo articolato le mani, non parlava, non emetteva suoni vocali, ma ringhiava e mugolava come i lupi. Si presume che il bimbo fosse stato abbandonato da piccolo nella foresta, e le uniche forme di vita con cui aveva interagito fossero gli animali (forse allevato dai lupi). Dopo due anni di intensi programmi per insegnarli a parlare, riuscì a malapena, ad apprendere alcuni termini linguistici.

Quindi possiamo definire l’apprendimento, come un’acquisizione, che può avvenire in qualsiasi periodo di vita, mentre l’imprinting, un tipo specifico di apprendimento a “marchiatura a fuoco” che avviene negli esseri viventi, nei primissimi anni di vita.

Articolo di: Fabio De Santis